Si prega di notare che i cittadini che risiedono in Italia e che utilizzano da tempo targhe di immatricolazione ceche o straniere devono immatricolare questo veicolo in Italia o richiedere la possibilità della sua esportazione all’autorità dei trasporti competente (“motorizazzione”). Esiste il rischio di multe salate, confisca del veicolo e sua confisca. Se l’auto proviene da una società di noleggio o leasing, il conducente deve esibire i documenti, altrimenti si rischia una multa.
Avvertenza: prestare attenzione
Il 4 dicembre 2018 è entrato in vigore il Decreto Sicurezza, DL n. 113/2018, che tra l’altro modifica il Codice della strada italiano per quanto riguarda la circolazione dei veicoli immatricolati all’estero.
Cambiamenti nella circolazione dei veicoli con targa estera in Italia
Dal 21 marzo 2022 è consentito circolare in Italia con targhe straniere se l’utente ha a bordo del veicolo i documenti previsti. In relazione all’intervento sulla circolazione dei veicoli con targa estera sul territorio italiano emanato con la legge Dl 113/2018, al fine di adeguarli alle norme europee, sono stati modificati gli articoli 93, 94, 132 e 196 del Testo Unico della Strada e l’art. 93-bis è stato aggiunto.
Alcune modifiche sono in vigore già dal 1° febbraio 2022. Da questa data chiunque vive in Italia e possiede un’auto può con targa estera, guida nel territorio italiano per tre mesi (in precedenza 60 giorni). Dopo la data di scadenza il veicolo dovrà essere immatricolato in Italia o trasportato all’estero.
Con il nuovo regime l’immatricolazione in Italia può essere evitata se il conducente residente in Italia non coincide con il titolare residente all’estero. In questo caso il conducente deve avere a bordo del veicolo una lettera datata e firmata dal proprietario, che indichi a quale nome e per quale periodo è autorizzato a utilizzare il veicolo. Se il diritto di utilizzo del veicolo da parte del conducente supera il periodo di 30 giorni, anche non continuativi, entro il termine di un anno dall’inizio dell’uso dell’auto, il veicolo dovrà essere iscritto nel nuovo Registro dei veicoli immatricolati all’estero (Reve), tenuto dal Registro Generale Veicoli (Pre). L’utilizzatore del veicolo è responsabile di tale obbligo.
Fanno eccezione i veicoli noleggiati, utilizzati sotto contratto o di proprietà di società con sede in altri Stati membri dell’UE. Se l’autista non fornisce i documenti, verrà multato di 250 euro e gli verranno concessi 30 giorni per porre rimedio alla situazione.
Multe comprese tra 712 e 2.848 euro per chi infrange la legge. L’autorità competente può emettere un divieto di proseguire la guida. I conducenti devono immatricolare il proprio veicolo in Italia o ottenere l’autorizzazione ad esportare il proprio veicolo fuori dal territorio italiano entro 180 giorni dalla violazione. In caso contrario si applicheranno le disposizioni di confisca dei beni ai sensi dell’articolo 213 della Legge sulla strada.
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