: Quanto è vicino il governo italiano al Cremlino?
di Andreas Postel e Francesco Conte, Roma
22/02/2024 | 16:13
Il premier italiano Meloni si schiera contro la Russia. Il suo partner di coalizione, la Lega, ha espresso simpatia per il Cremlino. La morte di Navalny ha suscitato polemiche.
Dopo la morte di Alexei Navalny, il primo ministro Meloni si è opposto chiaramente al presidente Putin. Al loro partner di governo, la Lega, è successo qualcosa di diverso.
21/02/2024 | 02:17 min
Sollevato in Italia ha preso le distanze dalle critiche alla Russia
Tuttavia, ciò sembra aprire un nuovo spazio alla Lega, il partito populista di destra di Matteo Salvini, per prendere le distanze dalla posizione dei partner di governo che sono troppo critici nei confronti della Russia.
Con un totale di circa il 43% dei voti alle elezioni parlamentari italiane, l’alleanza di destra attorno alla post-fascista Giorgia Meloni, al conservatore di destra Matteo Salvini e al conservatore Silvio Berlusconi festeggia.
26 settembre 2022 | 02:21 min
Polemica al memoriale di Alexei Navalny
Dopo la morte di Navalny, molte domande rimangono senza risposta. Finora non è arrivata alcuna dichiarazione concreta da parte delle autorità russe. Il Ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatore russo.
19/02/2024 | 01:32 min
Romeo ha affermato che le cause della morte di Navalny dovrebbero essere chiarite da un tribunale, scatenando una feroce polemica con gli organizzatori dell’evento commemorativo e il capo del partito liberale Azione, Carlo Calenda. Lui ha sottolineato che la magistratura in Russia non è indipendente.
Neofascisti italiani in visita all’ambasciata russa
Una situazione spiacevole per la Lega, che sta letteralmente tentando di ballare in due matrimoni adottando da un lato posizioni occidentali e dall’altro mantenendo rapporti semi-ufficiali con la Russia. L’8 febbraio tre italiani con simpatie neofasciste erano presenti ad un ricevimento presso l’ambasciata russa a Roma. Uno di loro, Maurizio Murelli, è visto come un ponte tra Lega e Cremlino.
Le aziende italiane restano in Russia
Rinuncerò a due Mattarella in cambio di mezzo Putin.
Nove anni dopo, Salvini, ora parte del governo italiano, rinunciò ufficialmente alla sua simpatia per Putin dopo l’invasione dell’Ucraina, ma non volle ignorare gli interessi economici di diverse aziende italiane in Russia. Secondo il think tank italiano Ispi, alla fine del 2022 solo il 10% delle aziende italiane registrate in Russia aveva lasciato il Paese, nonostante le forti pressioni del governo italiano.
Imprenditore: Rapporti positivi con la Russia
Vittorio Torrembini, presidente dell’Associazione degli imprenditori italiani in Russia, ha dichiarato in un’intervista ad un giornale russo che l’Italia ha perso il 35% delle sue esportazioni verso la Russia. Ha fatto l’esempio che molte aziende italiane in Russia lavorano anche come fornitori di grandi aziende tedesche.
Secondo Torrembini, “è impossibile spiegare razionalmente il rapporto tra Russia e Italia, perché i russi amano gli italiani e gli italiani sono molto felici in Russia”.
Naturalmente, la performance delle aziende che rimangono in Russia è altrettanto buona di quella di quelle che sognano di ritornarvi e condurre gli affari come al solito. Settori che non sono importanti solo dal punto di vista economico, ma che sicuramente meritano di essere votati anche in vista delle elezioni europee.
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