L’organizzazione di salvataggio in mare di Ratisbona Sea-Eye teme che le sue operazioni di soccorso nel Mediterraneo vengano criminalizzate. Ha criticato aspramente il Ministero federale degli Interni per la sua proposta di modificare la legge sulla popolazione e ha chiesto l’abrogazione della legge.
Secondo un articolo della Süddeutsche Zeitung (SZ), aiutare le persone a entrare illegalmente nel Paese può essere considerato un reato anche se non vi è alcun guadagno finanziario e senza permesso di ingresso.
Salvataggio in mare: diventerà un reato in futuro?
L’esperto di diritto internazionale Nassim Madjidian del team legale di Sea-Eye ritiene che il pericolo sia “assolutamente reale”, ad esempio in situazioni come quella italiana, dove l’ex ministro dell’Interno Salvini ha temporaneamente chiuso i porti. Una nave di salvataggio che trasportava profughi naufraghi ha finalmente dichiarato lo stato di emergenza e, dopo un blocco di due settimane, è entrata nel porto senza permesso. “Con i cambiamenti previsti, tale comportamento sarà ora punibile in Germania”, ha detto Madjidian.
La Sea Eye ha presentato ricorso al Bundestag
Il presidente di Sea Eye Gordon Isler ha chiesto che la proposta venga abbandonata. “Siamo delusi dal fatto che la politica di Nancy Faeser non sia più distinguibile dai contenuti e dalle idee dei suoi colleghi nell’Italia postfascista”, ha spiegato. Il disegno di legge approvato dal governo deve ancora passare al Bundestag. Isler ha quindi invitato i membri del Bundestag ad assumere una posizione chiara a sostegno del salvataggio dei civili in mare. “La legge alla fine non è stata discussa e approvata dal Ministero federale degli Interni, ma dal Bundestag tedesco”, ha detto Isler.
In particolare per quanto riguarda l’articolo 96 della legge sulla popolazione che regola il traffico di stranieri e che sarà adattata dalla coalizione del semaforo. Secondo Isler, anche le compagnie di navigazione potrebbero precipitare nell’incertezza giuridica perché non traggono alcun vantaggio finanziario dal salvataggio di persone in pericolo in mare.
Ministero federale dell’Interno: le preoccupazioni sono infondate
Secondo il Ministero federale degli Interni, le preoccupazioni relative alla criminalizzazione del salvataggio civile in mare sono infondate. Interrogato, un portavoce dell’autorità ha affermato che non è vero che le attività private di salvataggio in mare per salvare vite umane dovrebbero essere complicate in futuro dalla possibilità di responsabilità penale: “Tali azioni dovrebbero essere considerate giustificate per evitare pericoli alla vita e arto.”
Nel mese di ottobre è stato inoltre annunciato che il Ministero degli Affari Esteri intende continuare a fornire sostegno finanziario per il salvataggio dei rifugiati nel Mar Mediterraneo anche nei prossimi anni. Il cancelliere Olaf Scholz (SPD) ha preso le distanze dal finanziamento.
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