Meloni incalza: l’Ue si avvicina all’Italia in tema di migrazione?

In un vertice Ue, il capo del governo italiano vuole introdurre un codice di condotta per le imbarcazioni di soccorso nel Mediterraneo. Fino a che punto sarebbe in grado di affermarsi sull’arduo cammino?

Il ruolo della Meloni in Europa non è cambiato nemmeno dopo 100 giorni di mandato. La tutela degli interessi nazionali è una priorità del loro programma politico.

È noto per il suo stile di comunicazione diretto e questo è particolarmente evidente quando si tratta di uno dei temi principali della sua agenda politica: la migrazione.

“L’Italia non può affrontare questo problema da sola”, ha detto durante una visita a Roma del presidente del Consiglio dell’Unione Europea Charles Michel. In vista di un vertice Ue dove il tema era all’ordine del giorno, Meloni ha invitato l’Ue “a intervenire il prima possibile per difendere i confini esterni”.

Regole per le navi di soccorso nel Mediterraneo

La proposta più pressante dell’Italia è il codice di condotta dell’Unione Europea per le navi di soccorso nel Mediterraneo. Il governo italiano vuole anche che i paesi membri investano più denaro in Africa.

Sara Kelany, deputata di Fratelli d’Italia, ritiene che ormai tutti i Paesi Ue abbiano capito “che difendere i confini italiani equivale a difendere i confini europei”.

Sfollamento forzato e recinzioni con fondi Ue?

Al vertice UE di Bruxelles si discuterà anche se l’UE debba utilizzare il suo bilancio per finanziare recinzioni e muri contro le migrazioni indesiderate. Finora la Commissione si è rifiutata di finanziare la barriera di confine, ma si è offerta di aiutare a costruire altre strutture di sorveglianza.

In un incontro a Berlino, il cancelliere Scholz ha affermato che deve esserci anche una via legale per l’immigrazione perché la Germania ha bisogno dell’immigrazione.

La questione più controversa in termini di immigrazione a Bruxelles rimane la questione del reinsediamento forzato. Gli Stati membri potrebbero concordare un patto migratorio che richiederebbe il reinsediamento dei migranti dall’Italia e dalla Grecia in altri paesi. Qualcosa che rimane un panno rosso per i paesi dell’Europa orientale.

Calvina Fontana

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