Il franchising è andato in liquidazione La pizza di Domino nel Italia entra, dopo una lotta impari per conquistare clienti nella patria della pizza.
Come riporta Bloomberg, un giudice di Milano ha disposto l’avvio di una procedura di liquidazione per ePizza, titolare del franchising Domino Italia.
La “scoperta” greca che ha portato a un incidente diplomatico
L’ultima delle 29 sedi italiane di Domino ha chiuso la scorsa estate, concludendo un viaggio iniziato nel 2015 con il marchio americano che promuoveva condimenti per pizza che includono ananas e pollo alla griglia, una scelta insolita in un paese più abituato alla pizza sottile Margherita. Nel corso degli anni, i partner della catena di fast food ad Ann Arbor, nel Michigan, hanno preso in prestito pesantemente per portare avanti il suo ambizioso piano di aprire 880 negozi.
Tuttavia, la pandemia ha ostacolato ePizza. I blocchi hanno derubato le aziende del 35% delle entrate a partire dal 2020, così come l’aumento della concorrenza. Pizzeria Italia ha aumentato la propria offerta di consegne a domicilio tramite terze parti come Deliveroo o Glovo, riducendo la domanda di Domino’s.
Tutte queste sfide hanno causato un ritardo di ePizza sui rimborsi del prestito, con la possibilità di parlare di un possibile salvataggio che non ha portato a nulla. A maggio 2022, la società doveva 19,3 milioni di euro, di cui 5,3 milioni pagati alle banche, secondo una bozza di piano di ristrutturazione.
Un tribunale di Milano ha fissato l’udienza di liquidazione di ePizza per il 21 giugno, secondo Bloomberg.
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