UN batteria che… consuma scoperto dagli scienziati in Italia!
Ricercatore presso Milano lo sviluppano ricarica prototipo di cibo ordinariospera di rivoluzionare i dispositivi medici elettronici deglutibili “Il cuore del dispositivo è costituito da diversi elettrodi.
Per farlo funzionare usiamo due ingredienti. Per l’anodo (“estremità negativa”) usiamo la riboflavina che è una vitamina che si trova nelle mandorle e per il catodo (“estremità positiva”) usiamo la quercetina, che viene venduta come integratore alimentare e si trova nei capperi.
Gli elettroliti (che portano una carica elettrica) sono fatti di soluzioni acquose e il separatore (che previene i cortocircuiti) è fatto di nori, l’alga che si trova di solito nei ristoranti di sushi”, ha detto a Reuters il coordinatore del progetto, Mario Kaironiricercatore presso l’Istituto Italiano di Tecnologia.
Caironi si concentra sullo studio delle proprietà elettroniche del cibo e dei suoi sottoprodotti al fine di combinarli con altri ingredienti commestibili e creare nuovi prodotti elettronici commestibili.
Infatti, nel 2019, lo scienziato ha vinto una sovvenzione di 2 milioni di euro dall’ERC per il progetto ELFO, che esplora il campo dell’elettronica commestibile.
L’elettronica commestibile è un campo emergente che possono avere un impatto importante sulla diagnosi e sul trattamento delle malattie gastrointestinali, nonché sul monitoraggio della qualità degli alimenti.
Una delle sfide più interessanti nello sviluppo futuro dei sistemi elettronici commestibili è l’utilizzo di fonti energetiche commestibili.
Esistono dispositivi digeribili come biosensori, fotocamere e sistemi di somministrazione di farmaci, ma di solito non sono digeribili dal corpo umano.
A causa di ciò, se sorgono complicazioni durante il processo digestivo, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere il dispositivo.
Il vantaggio di questo gadget a base di mandorle, capperi, carbone attivo, alghe, foglia d’oro e cera d’api è che può essere completamente digerito dal corpo umano senza alcun rischio per la salute.
La batteria del prototipo funzionava a 0,65 volt, che è troppo bassa per causare problemi al corpo umano.
Fornisce 48 microampere di corrente per un massimo di 12 minuti e può alimentare piccoli LED o altri piccoli dispositivi elettronici.
Il team sta ora lavorando per aumentare la capacità e ridurre il gadget a un dispositivo delle dimensioni di una pillola che sarà più facile da ingoiare.
Una cella di batteria proof-of-concept è stata recentemente descritta in un articolo pubblicato sulla rivista Advanced Materials.
Fonte: dikaiologitika.gr
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