Migrazione – La Meloni ha la “coscienza a posto” dopo il naufragio

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha visto il suo governo confrontarsi con accuse di “atrocità” dopo un naufragio nel Mar Mediterraneo che ha ucciso decine di persone. Tuttavia, hai la coscienza pulita. “Il governo e io siamo stati accusati di cose crudeli, ma la mia coscienza è a posto”, ha detto la Meloni lunedì sera a Roma alla presentazione del libro papale di Papa Francesco.

30 persone risultano disperse da quando la nave è affondata nelle acque libiche domenica. Si ritiene che siano annegati dopo che la barca su cui si trovavano dalla Libia si è capovolta a causa del maltempo. 17 persone sono state soccorse e portate in Italia.

La tragedia ha fatto seguito a un naufragio avvenuto il 26 febbraio nei pressi della regione meridionale della Calabria. Almeno 79 persone sono morte dopo che la polizia italiana non è riuscita a intercettare imbarcazioni di migranti in alto mare.

Numero crescente di migranti

Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha collegato il crescente numero di attraversamenti di migranti attraverso la rotta del Mediterraneo alla “guerra ibrida” della Russia. Il massiccio aumento degli arrivi dall’Africa è dovuto all’influenza del gruppo mercenario russo Wagner in diversi paesi africani, ha affermato il ministro, secondo una dichiarazione di lunedì.

Per settimane, l’Italia ha discusso dell’arrivo di migliaia di migranti che si dirigono dall’Africa attraverso il Mar Mediterraneo verso l’Italia su imbarcazioni per lo più insicure. Quest’anno sono sbarcati in Italia 20.017 migranti, più del triplo rispetto allo stesso periodo del 2022 (6.152). L’impennata si è concentrata soprattutto nei tre giorni dal 9 all’11 marzo, quando sono arrivate 4.566 persone, secondo il Viminale a Roma. (Che cosa)



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Calvina Fontana

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