In decine di migliaia sono scesi in piazza a Roma per manifestare, chiedendo il cessate il fuoco in Ucraina, l’avvio dei colloqui di pace e lo smantellamento dell’arsenale nucleare.
I manifestanti sono scesi nelle strade della capitale italiana per esprimere la loro solidarietà al popolo ucraino, ma anche la loro opposizione alla possibile decisione del governo italiano di inviare più armi a metà novembre.
“Le armi sono state inviate inizialmente dicendo che ciò avrebbe impedito l’escalation. Nove mesi dopo e penso che ci sia un’escalation. “Dati i fatti, l’invio di armi è inutile per fermare le guerre, le armi sono utili per iniziare le guerre”, ha detto un manifestante.
“Siamo qui soprattutto per chiedere la pace, non possiamo procedere solo con la consegna delle armi, ma dobbiamo sederci al tavolo e preparare la pace perché c’è un bisogno urgente del popolo ucraino, ma anche di tutti gli altri conflitti”. disse una donna di Verona.
L’Italia ha sostenuto l’Ucraina dall’inizio della guerra, principalmente fornendole armi. Il nuovo governo di Georgia Meloni ha chiarito che non cambierà rotta. Ma molte persone, compreso l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, hanno insistito sul fatto che l’Italia deve contribuire all’avvio dei colloqui di pace.
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