La tomba di famiglia del dittatore Benito Mussolini è un vero luogo di pellegrinaggio. Migliaia di persone hanno marciato lì domenica e hanno anche applaudito il capo del nuovo governo neofascista italiano.
Di / AFP
31/10/2022 – 7:15
Vestiti neri, “saluto romano”: migliaia di sostenitori dell’ex dittatore italiano Benito Mussolini hanno marciato domenica nel piccolo villaggio di montagna di Predappio. Celebrano il centenario della “Marcia su Roma” che ha inaugurato il fascismo. Secondo le stime della polizia, circa 2.000 persone si sono radunate nella casa natale di Mussolini nel nord Italia, dove è sepolto anche il leader fascista. Diversi partecipanti hanno espresso il loro cordoglio per il nuovo Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni.
“Voterò per Lucifero se batterà la sinistra in Italia”, ha detto l’organizzatore Mirco Santarelli, secondo l’agenzia di stampa italiana Ansa. “Sono felice che abbiamo un governo Meloni”, ha aggiunto.
Meloni, con il suo partito Fratelli d’Italia (Fratelli d’Italia, FDI), ha guidato il governo di destra italiano sin dalla fondazione della repubblica nel 1946. Nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale, FDI è diventato un luogo di ritrovo nostalgico per fascista tirannia sotto la dittatura di Mussolini. Tuttavia, nel suo primo discorso da Presidente del Consiglio, Meloni prese le distanze dal fascismo.
La tomba di famiglia come vero luogo di pellegrinaggio
Le tombe della famiglia Mussolini sono luoghi di pellegrinaggio che attirano ogni anno decine di migliaia di visitatori. Molti partecipanti alle celebrazioni dei 100 anni di domenica hanno sfilato in nero, un riferimento alle famose “camicie nere”, la milizia paramilitare di Mussolini. Alcuni hanno anche alzato la mano destra in un saluto fascista, nonostante le richieste degli organizzatori di non farlo.
Durante la “Marcia su Roma” del 28 ottobre 1922, le forze paramilitari di Mussolini invasero la capitale italiana e presero il potere. Il regime fascista, caratterizzato da autoritarismo e nazionalismo, durò fino al 1943. Mussolini fu fucilato dai partigiani verso la fine della seconda guerra mondiale, nell’aprile del 1945. Il suo corpo fu impiccato in una piazza di Milano e maltrattato.
Già venerdì ci sono eventi a Predappio che celebrano la liberazione della città dalle truppe fasciste e dalla Germania nazista il 28 ottobre 1944.
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