Un Mondiale come nessun altro – News – news

Se hai i biglietti per la Coppa del Mondo in Qatar, ti aspetta un’esperienza indimenticabile. A meno che tu non beva alcolici, ti comporti in modo indecente, sia incline al sesso promiscuo o appartenga alla comunità LGBTQI, ti troverai di nuovo in un’esperienza memorabile, che vorrai evitare poiché il comportamento di cui sopra attira punizioni negli Emirati liberali. Se stai ancora guardando la Coppa del Mondo dal tuo divano, ti divertirai sicuramente, purché non ti senta in colpa per le violazioni dei diritti umani, l’emarginazione delle donne, le migliaia di lavoratori ospiti che morirono in epoca medievale . condizioni di lavoro, voci di tangenti di funzionari sportivi e calciatori avversari con petrodollari.

Non è la prima volta che si sollevano questioni di rapporti inappropriati o percorsi sotterranei tra politica e sport. È giusto assegnare la Coppa del Mondo a Catarro?Ma anche: era giusto dare i Mondiali del 1978 alla giunta argentina? Era giusto che la “strega” Cruyff finisse in disgrazia la sua carriera rifiutandosi di giocare davanti al generale Videla? Era giusto che gli atleti americani perdessero l’esperienza di una vita alle Olimpiadi del 1980 perché l’Unione Sovietica invase l’Afghanistan per vivere il loro “Vietnam”. Era giusto bandire la Jugoslavia da EURO 1992 e portare al largo la Danimarca per sostituirla?

Parlando con DW, il calciatore tedesco Bastian Schweinsteiger, una delle stelle della “Nationalmanschaft” che ha vinto la Coppa del Mondo 2014 in Brasile, ha dichiarato: “Quando dici che il Qatar non può ospitare la Coppa del Mondo, avresti dovuto sollevare la questione prima di anni. , non Oggi è troppo tardi secondo me, ora dobbiamo dare una possibilità al Qatar e poi valutare la situazione per vedere se la decisione è stata giusta o meno”.

QUELLO imprecare» dal titolo

Concentriamoci quindi, anche se solo brevemente, sul tema delle corse. Secondo i bookmaker britannici, i favoriti per la Coppa del Mondo in Qatar sono Francia, Inghilterra, Spagna, Brasile e Argentina. Paesi Bassi, Belgio, Svizzera e Uruguay hanno ambizioni per la differenza. Bastian Schweinsteiger considera la Francia, detentrice del titolo, la favorita, scatenando un acceso dibattito tra i tifosi di calcio: dov’è la “maledizione” del titolo, che colpisce anche le migliori squadre del mondo? Perché a parte il Brasile (nel lontano 1962) e l’Italia (nel lontano 1934), finora nessuna squadra è riuscita a “difendere” il proprio titolo. In sei appuntamenti, infatti, il campione del mondo non si è nemmeno qualificato al secondo turno

Cesarino Endrizzi

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