Questi sono spacciatori di carne bianca: vendono cechi in Italia per 800 euro ai bordelli!

Entrambi avevano famiglie e figli, per amore di denaro e denaro iniziarono a guadagnare all’estero. Non si sono preoccupati del lavoro per diversi anni. Quindi hanno inviato le loro foto via e-mail a un agente di servizio La Donna, che ha promesso loro un lavoro come hostess. Zuzana e Jarka sono poi volati a Roma a fine maggio. Come ricordano il prossimo cambiamento?

Delusione

Raggiungono Pescara in autobus, dove li aspettano Sára e Nik, il titolare dell’agenzia. “Non sapevamo l’italiano, e invece di andare in un ristorante sul mare, dove dovevamo andare, ci mandarono nell’entroterra per due o tre settimane. Dissero che avremmo studiato lì, imparato un po’ di lingua, e poi ci sarebbe lavoro in mare.” disse Jarka.

Altre due donne ceche, Lucie e Jana, stavano aspettando in macchina. Una parrucchiera e una modella, lavorano anche al mare. Lungo la strada, Nico e Sára hanno spiegato ai quattro cechi che stavano andando nel paese di montagna di Celano. Prima di lui si sono trasferiti da un certo Francesco, il titolare del bar dove presumibilmente lavorano. Ha pagato a Nico 800 euro per tutto!

Impresa dubbia

“Lucie e Jana hanno firmato, noi no” Zuzan ha spiegato. Il lavoro consiste in ciò che il consumatore di bevande chiama “bevitore”. Le donne dovrebbero accompagnare gli ospiti per cinquanta euro al giorno. Ma solo venti minuti ciascuno, nessun contatto sessuale.

I cechi si assicurarono allora un alloggio in via Santa Cecilia in Sopra e andarono a lavorare la notte stessa. Insieme a diverse donne ucraine, polacche e rumene che da tempo “lavorano” per Francesca. “Sembrava un disco bar, c’era della musica” ha ricordato Jarka. Tuttavia, è stato fermato a una quindicina di quadrati di distanza l’uno dall’altro. Ed è finito in uno di loro più tardi.

Versò qualcosa nel suo drink

I clienti hanno iniziato a incontrarsi dopo le dieci di sera, tutti maschi tra i 60-70 anni e tra loro c’era Giuseppe, che ha scelto Jarka. In una delle scatole, inizia ad annusarlo, vuole un bacio ed è felicissimo di essere il primo cliente di Jarča. “Mi faceva schifo e non gli lasciavo fare niente ma lui metteva qualcosa nel mio drink e se non veniva da me Zuzana, che si chiedeva dove fossi, non so come sarei andata a finire su,” disse Jarka.

Come sono riusciti a fuggire i cechi? Leggilo su Sunday Flash!



Leggi le storie complete di due donne ceche e le loro esperienze con i macellai bianchi in Sunday’s Flash | fulmine

Xaviera Spina

"Creatore di guai. Affamato di birra. Appassionato di caffè. Imprenditore incurabile. Secchione di viaggio."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *