Alla fine ha vinto: ordine chiaro per le elezioni DFB in Ungheria



L’allenatore nazionale Hansi Flick (a destra) parla con Jamal Musala durante l’allenamento della nazionale tedesca. – © Daniel Karmann/dpa

La missione è chiara. A Budapest contro l’Ungheria, la nazionale tedesca di calcio aveva bisogno di vincere ancora dopo gli ultimi tre pareggi per 1-1, due dei quali in Nations League.

L’allenatore della nazionale Hansi Flick ha parlato di un compito “enorme” per la sua elezione. “Ognuno deve mostrare il 100% di volontà di esibirsi”, ha detto l’allenatore della nazionale.

Squadra

Il capitano Manuel Neuer sarà di nuovo il portiere, spiega Flick sulla formazione. Ma non più. L’undici titolare a Budapest dovrebbe essere un mix di squadre contro l’Italia sabato scorso e l’Inghilterra martedì scorso. “È bello abituarsi”, ha detto Flick venerdì. Resta aperto se Joshua Kimmich e Leon Goretzka formino una coppia di centrocampo o se Ilkay Gündogan giocherà di nuovo. Inoltre, Timo Werner è partito in attacco, che inizialmente si è seduto in panchina contro l’Inghilterra.

Avversario

L’Ungheria ha iniziato molto bene la Nations League vincendo 1-0 contro l’Inghilterra, ma poi ha perso 2-1 in Italia. La selezione dell’allenatore italiano Marco Rossi offre anche una vasta esperienza in Bundesliga. È possibile che il trio del Lipsia composto da Peter Gulacsi, Willi Orban e Dominik Szoboszlai venga schierato contro la Germania. Finora ci sono stati un totale di 35 incontri tra i due paesi. Con 13 vittorie, undici pareggi e undici sconfitte, il bilancio è solo positivo dal punto di vista tedesco.

Movimento

Quasi un anno fa, durante la partita di qualificazione agli Europei della Germania contro l’Ungheria, Goretzka si è fatto sentire davanti ai tifosi ungheresi assenti dopo il gol del 2-2. È stata una delle grandi mosse del torneo. “La tifoseria ungherese non si mostra dai migliori”, ha detto Thomas Müller. “Era un segno di Leon personalmente, ma parlava dal nostro cuore”. L’opzione DFB si astiene dall’inginocchiarsi come segno contro il razzismo, come di recente con l’Inghilterra, che dimostra questo gesto prima di ogni partita.

Fiore Greco

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